In Italia, se un’auto è stata utilizzata per più di 30 anni dalla data di produzione ed è stata cancellata dal libretto di circolazione degli autobus (PRA), è considerata un’auto vecchio stile. Pertanto, il momento per definire un’auto d’epoca non è l’anno della prima immatricolazione, ma l’anno di costruzione. Riassumiamo le caratteristiche che possono definire un’auto d’epoca:
• Dopo 30 anni dall’iscrizione all’albo ASI (quest’anno è un anno valido, non l’anno di immatricolazione), il modello dell’auto è considerato obsoleto;
• Il libretto degli autobus (PRA) deve essere cancellato e iscritto all’albo ASI per poter essere reimmatricolato nella dichiarazione del titolare dello stato di protezione di un’autovettura di notorio valore;
• Può circolare solo in determinate circostanze, come dimostrazioni e attività legate ad auto d’epoca (con targhe temporanee o originali);
• L’auto in questione deve avere una vita utile di almeno 20 anni.
Il metodo di stabilità approvato qualche tempo fa ha compilato un elenco di oltre 300 modelli di auto d’epoca, che puoi considerare di utilizzare in modo da poter godere dei vantaggi di quest’ultime. Oltre all’anno, quali sono le condizioni e i requisiti per poter dichiarare un’auto d’epoca? Certo, da un punto di vista estetico e tecnico, lo stato di protezione di un’auto o il modo in cui è stata mantenuta per molti anni è lo stesso. Il mancato rispetto di questi requisiti comporterà la mancata registrazione nel registro delle auto d’epoca autorizzate.